Music China 2016 , la mia prima volta a Shanghai

La scelta di partire per Music China 2016

Sono lontani i tempi in cui bastava la scritta “Cremona” sull’etichetta di un violino per conferirgli un’aura di mistero e magia derivanti dalla storica Liuteria della mia Città. Aspettarsi che i musicisti ed amatori attraversino i continenti per venire alla fonte, nei nostri laboratori, è sempre più un’utopia. Per queste ragioni è giunto il momento di andare loro incontro, di esportare le mie conoscenze maturate in anni di studi e praticantato, di spiegare la filosofia che sta dietro i miei prodotti e l’idea che guida le mie mani.

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Fortunatamente esistono diverse Fiere del settore musicale, e dopo anni di partecipazione a Cremona Mondomusica, alla fine di ottobre salgo sull’aereo e parto alla volta di Shanghai per Music China 16 .

Il primo impatto con la Megalopoli

Essendo una delle città più popolose del Mondo ( 24 milioni di abitanti ), Shanghai può mettere timore a chi non è abituato a questi numeri avendo a che fare con lingua, moneta e cultura, diverse dalla nostra. Detto questo, mi è bastato scendere dall’aereo per rendermi conto che la città è molto più accogliente ed ospitale di come ci si possa immaginare. I taxi ad ogni angolo della strada non lasciano nessuno a piedi, gli abitanti si dimostrano sempre disponibili a dare informazioni, la metro e i bus formano una rete in grado di portarti ovunque.

Music China 2016, l’esperienza in Fiera

Dopo il primo giorno trascorso nell’allestire la mia area espositiva, il 26 di ottobre si apre il sipario ed inizia Music China 2016 organizzata all’interno del New International Expo Center di Shanghai.

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La struttura consiste in 3 file disposte a triangolo formate da 5 padiglioni ciascuno. Il padiglione E4 era quello dedicato agli strumenti ad arco (violini, custodie, spartiti ed accessori ) ed all’interno di questo spiccava la nostra Area Italia, con una quarantina di espositori tutti accomunati da una elegante colorazione bianca degli arredi e degli sfondi.

Shanghai16-3Il pubblico ha da subito mostrato interesse per i violini Made in Italy e ancora più nello specifico quelli provenienti dalla terra di Stradivari. Ogni volta che provavano uno strumento mi facevano complimenti e percepivano il sapore e le tonalità tipiche del suono di Cremona.

La tipologia di visitatori è stata delle più varie: dai musicisti ai commercianti di strumenti, passando ad una moltitudine di curiosi, tutti interessati a conoscere un po’ di più quello che hanno sempre visto da lontano e che invece in questi giorni hanno avuto la fortuna di toccare con mano.  Molti hanno chiesto delle foto assieme al liutaio, e con chi si dimostrava particolarmente affascinato avevo cartoline sempre pronte da compilare con la giusta dedica. Nella “patria della contraffazione” ( o almeno questo è il luogo comune che tutti accostiamo alla Cina ) mi ha stupito vedere quanto le persone vogliano scoprire i segreti del mio lavoro per arricchire il proprio bagaglio culturale e dare un contorno ricco di aneddoti alla passione per la musica che hanno fin da bambini.

A spasso per la città

Finita l’esposizione ho approfittato dell’occasione per rimanere ancora 3 giorni a Shanghai e visitare alcuni punti di interesse assieme a degli amici: un liutaio di Milano, uno di Mantova, un ragazzo che studia violino in Cina ed uno che ci ha raggiunti sul posto avendo la passione dei viaggi. Tra le tappe da consigliare a chi visita Shanghai per la prima volta, indico le seguenti:

Shanghai16-4– la Città Vecchia: formata da un enorme agglomerato  di palazzi di origine colonica francese e britannica, ricorda i nostri centri storici dove i nobili del 1800 mostravano il proprio stile e le proprie ricchezze.

Shanghai16-6– il quartiere moderno di Pudong: nella parte finanziaria di Shanghai spiccano dei grattacieli dalle forme futuristiche che sembrano voler toccare il cielo, quasi a spazzare via ogni segno di sottomissione e mostrare fin dove il popolo cinese sia arrivato col proprio sviluppo e la propria tecnologia.

Shanghai16-5– lungo il fiume Huangpu: un’area pedonale che costeggia il fiume per chilometri. Permette di vedere la parte vecchia e moderna in un’unico colpo d’occhio. L’ impatto è davvero forte soprattutto se si visita di sera dove i giochi di luce e l’illuminazione dei palazzi rendono tutto più spettacolare.

Shanghai16-7Shanghai Museum: si divide su diversi piani, ognuno a tema. C’è l’area dove vengono custoditi famosi poemi scritti in cinese, adornati da bellissimi dipinti, l’area dei mobili antichi con gli arredamenti più sfarzosi, c’è quella della rappresentazione degli abiti cinesi lungo la storia, e infine la raccola dei famosi vasi di Dinastia Ming e oggetti di ogni tipo realizzati con metalli, ceramiche e pietre preziose.

Shanghai16-9– l’interno: Shanghai è strutturata in modo tale di mostrare sempre la parte migliore ai turisti, guidandoli per vie e punti di interesse di cui si fa vanto. Il mio consiglio però ( dopo aver toccato queste tappe obbligatorie) è quello di allontanarsi un po’. Basta svoltare anche solo un paio di incroci e immettersi su una parallela più interna per entrare a contatto con il vero vissuto dei cinesi locali. Venditori ambulanti convivono costantemente con imballaggi e rifiuti a bordo strada. Un’infinità di negozietti e ditte Shanghai16-11individuali riempiono le vetrine ai piani terra, mentre i piani alti dei condomini hanno una quantità di finestre e balconcini che mi fanno dubitare delle effettive dimensioni degli appartamenti; è come se la loro casa sia la vita di strada e la loro cucina quello Street Food di cui devo ammetterne qualità rustiche che lo rendono attraente. 

Conclusioni

Shanghai16-12Questa esperienza mi ha permesso di scoprire solo una minima parte della cultura cinese, sia per colpa dei tempi ristretti che per la lunghezza del viaggio ( stiamo pur sempre parlando di 14 ore di volo). Seppur camminando in ogni direzione ed usufruendo di taxi e metro, era impossibile poter fare di più in una sola settimana. Comunque rientro in Italia soddisfatto e consapevole che il prossimo anno, partecipando nuovamente a Music China 2017, avrò nuove cose da vedere ed esperienze da raccontare. Ogni viaggio è una storia a sé. 

Dedico questo articolo a tutti quelli che sono stati con me a Shanghai, anche solo col pensiero

Marco Pedrini Cremona

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    

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