Modello di violino: Nicolò Amati “Hammerle” 1658
Violino realizzato dal Maestro Marco Pedrini a Cremona, Anno 2017
Dopo aver ammirato il violino Nicolò Amati 1658 ( custodito a pochi passi del Laboratorio di Liuteria di Marco Pedrini, e più precisamente all’interno del Museo del Violino di Cremona ) è seguita una lunga fase di studio dei modelli, delle misure e delle proporzioni del violino originale.
In foto alcune fasi di costruzione del violino ( scelta dei legni, costruzione delle parti, scultura delle bombatura e del riccio )
Questo capolavoro di Nicolò Amati prende il nome dal collezionista Theodor Hammerle, che ne era proprietario prima del suo passaggio al banchiere americano Henry Hottinger. In seguito giunge alla Casa Rembert Wurlitzer di New York, dalla quale proveniva anche il “Carlo IX”, entrato nella raccolta del Palazzo Comunale di Cremona nel 1966. Sempre in quell’anno, per iniziativa di Alfredo Puerari, presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo, vengono avviate delle trattive con la Casa, ma il prezzo richiesto è troppo elevato e L’Ente, dopo l’acquisto del “Cremonese” e del “Carlo IX”, non ha più fondi. Si decide, allora, di promuovere una sottoscrizione, grazie alla quale viene raccolta la somma necessaria per il rientro del violino nella sua città d’origine. Il violino si trova attualmente conservato all’interno del Museo del Violino, in Piazza Marconi a Cremona. ( tratto dalla Scheda OARL – CR210-00003 ).